Polo dell’innovazione

L’obiettivo della piattaforma è di sviluppare un ecosistema dell’innovazione per la formazione di alto livello, l’innovazione e la ricerca applicata, a partire dalle vocazioni di Seregno. Un luogo – come definito anche dal PNRR – di contaminazione e collaborazione tra università, centri di ricerca e formazione, società e istituzioni locali con finalità di formazione specialistica e di alto livello, innovazione e ricerca applicata, definite sulla base delle vocazioni territoriali e specificità del mercato del lavoro. L’idea si sviluppa nel solco delle proposte avanzate a livello europeo per saldare la ripresa post-pandemia allo sviluppo delle competenze e l’IFP (Istruzione e formazione professionale),
nonché di alcune importanti iniziative condotte a livello locale. In particolare l’avvio dei due nuovi percorsi di istruzione tecnica superiore (ITS), messi a punto dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con Assolombarda e ITS Angelo Rizzoli.

Un ecosistema che dovrà essere progettato e sviluppato per step e fasi incrementali, volte anzitutto ad analizzare il fabbisogno e consolidare la rete degli attori e degli stakeholder, per arrivare a elaborare un modello formativo adeguato e poter concretamente progettare il “Laboratorio Seregno 4.0”.

Ambiti di policy

Costruire un network

La Città intende impegnarsi in incontri periodici e sistematici per mettere a servizio comune competenze, risorse ed expertise e partecipare proattivamente alla realizzazione dell’ecosistema dell’innovazione, sin dalle fasi iniziali di ideazione e progettazione.

Analizzare il fabbisogno formativo

Il rapporto competenze-imprese (manifatturiere, artigianali e di servizi) ha visto crescere, già da una decina d’anni, un fabbisogno formativo importante, messo oggi ancora più al centro dell’attenzione dalle linee strategiche nazionali per la ripresa post-pandemica.
È necessario che Seregno proceda a un’analisi approfondita su quali siano le competenze richieste dalle imprese in settori strategici (come l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la logistica, le biotecnologie e gli apparecchi biomedicali, la meccanica, l’artigianato 4.0, i servizi e le attività culturali e turistiche, l’informazione e la comunicazione, i big data, il digital marketing), anche avvalendosi di contributi come quello del Patto BRIANZAReSTART e dell’Osservatorio del Mercato del Mondo del Lavoro di Afol Monza Brianza.

Elaborare un modello formativo adeguato alle esigenze del territorio

Rilevati i fabbisogni delle imprese, la Città intende organizzare percorsi formativi adeguati alle nuove esigenze a livello sia di scuola secondaria, sia post diploma. In particolare, la formazione tecnica altamente qualificata fornita dagli ITS sembra poter rispondere efficacemente alle sfide del mercato del lavoro, come peraltro sottolineato anche nel PNRR.
La sfida è rappresentata dalla capacità di massimizzare e valorizzare la collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca e Amministrazione comunale: a tal fine, il corso ITS “Cloud & Data Security Specialist”, attivato recentemente a Seregno dall’ITS Rizzoli, rappresenta un punto di partenza importante; ad esso potrebbero affiancarsi i nuovi Percorsi per le competenze trasversali ed orientamento (PCTO) e stage presso il Comune; rilevante sarà anche la possibilità di offrire formazione e aggiornamento ai formatori di tutti gli ordini e gradi.

Progettazione e realizzazione del “Laboratorio Seregno 4.0”

Le iniziative sin qui descritte porteranno all’implementazione di un vero e proprio laboratorio per l’innovazione competitivo e attrattivo per imprese e lavoratori, capace di valorizzare il capitale territoriale storico (come la manifattura, il legno ecc.) e sostenere nuove competenze per lo sviluppo di servizi tecnologici avanzati a servizio delle imprese, focalizzati su specializzazioni di punta.
Per una valorizzazione ottimale del Laboratorio, è strategico: sviluppare sinergie con realtà complementari presenti sul territorio brianzolo, come il ComoNext a Lomazzo; cogliere le opportunità di finanziamento regionale come il bando per la sottoscrizione di Accordi di rilancio economico, sociale e territoriale (AREST); progettare spazi adeguati dove ospitare anche il corso di studio dell’ITS Rizzoli, attualmente ospitato in una struttura temporanea.

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